I metabolismi energetici

Esistono tre VIE METABOLICHE

Partiamo da un concetto semplice: Il muscolo per funzionare necessita di energia.

E qui ci siamo. Andiamo avanti.

Da dove prende energia?

Il muscolo utilizza per la sua contrazione muscolare le riserve di ATP (adenosina trifosfato) contenute nelle cellule.

La reazione chimica di scissione di queste molecole di ATP crea l’energia necessaria al muscolo per contrarsi.

Tuttavia le riserve di ATP muscolari sono molto ridotte e si esauriscono in brevissimo tempo, circa un secondo in lavori massimali.

E una volta esaurite queste scorte energetiche?

Esistono tre meccanismi per ripristinare immediatamente ATP:

 

METABOLISMO ANAEROBICO ALATTACIDO O VIA DEL FOSFAGENO

Utilizza la fosfocreatina presente nel muscolo per sintetizzare nuovo ATP.

Questa via metabolica crea una grande energia ma si esaurisce in breve tempo, all’esaurirsi della fosfocreatina muscolare (4-5 secondi).

Però si rigenera piuttosto rapidamente, perché il tempo necessario per ricreare fosfocreatina è circa 10 secondi.

Per riassumere:

POTENZA (capacità di generare calorie in unità di tempo): alta  🚀🚀🚀🚀🚀

CAPACITA’ (calorie che riesce a generare in totale): molto bassa 🔥

AUTONOMIA ENERGETICA (durata nel tempo): 8-10 secondi  ⏰

TIPO DI SFORZO: breve ed intenso 🏋️‍♀️

Esempio: alzate singole con carico massimale.

 

METABOLISMO ANAEROBICO LATTACIDO O VIA GLICOLITICA

Utilizza il glucosio, derivante dalle riserve di glicogeno che abbiamo a livello muscolare ed epatico, per ricavare ATP.

Da questa reazione chimica viene prodotto anche acido lattico.

POTENZA: intermedia🚀🚀🚀

CAPACITA’: intermedia🔥🔥🔥

AUTONOMIA ENERGETICA: dai 10-15 secondi ai 90-120 secondi (massima resa fino ai 50 secondi)⏰⏰

TIPO DI SFORZO: mediamente breve ed intenso 🏋️‍♀️

Esempio: una serie in palestra nel range ipertrofico di ripetizioni, da 6-8 ripetizioni a 16-20 ripetizioni. 

 

METABOLISMO AEROBICO O VIA OSSIDATIVA

Utilizza prevalentemente i lipidi (trigliceridi stoccati nel tessuto adiposo e nel muscolo, e acidi grassi liberi nel sangue) ed una parte del glucosio (stoccato nell’organismo come glicogeno o in circolo nel sangue).

A differenza dei due metabolismi precedenti (anaerobici) questo ha bisogno della presenza di ossigeno per l’ossidazione dei due combustibili detti prima: carboidrati e lipidi.

POTENZA: bassa🚀

CAPACITA’: quasi illimitata🔥🔥🔥🔥🔥

AUTONOMIA ENERGETICA: dai 2-3 minuti in poi⏰

TIPO DI SFORZO: poco intenso e protratto a lungo nel tempo 🏃‍♀️

Esempio: tapis roulant, corsa lenta, zumba, qualsiasi attività fisica che puoi mantenere in maniera costante per un tempo superiore ai 2-3 minuti.

 

Queste sono 3 vie metaboliche distinte, che si attivano una di seguito all’altra, ma non lavorano a compartimenti stagni.

Si può dire che lavorano sempre tutte, ma con prevalenza di una sulle altre; per questo motivo si parla di CONTINUUM ENERGETICO: non esiste una interruzione tra essi ma una continua collaborazione.

La via ossidativa o aerobica è a sua volta suddivisa in glicolitica o lipolitica, a seconda della intensità con cui viene eseguita.

Un allenamento costante eseguito a media intensità consuma prevalentemente glucidi.

Un allenamento costante eseguito a bassa intensità consuma prevalentemente lipidi.

Su questo si struttura l’allenamento in  fascia lipolitica, e da qui si crede che allenarsi a bassa intensità permetta di dimagrire di più.

E’ così? L’allenamento a bassa intensità è veramente efficace per dimagrire?

Se il motivo che ti muove ad approfondire il funzionamento dei metabolismi energetici è il dimagrimento in ottica fitness ti consiglio di leggere qui ⇒ L’Allenamento Migliore per Bruciare Grasso

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